venerdì 3 gennaio 2014

Qualche giorno fa vi raccontai del problema del portiere di notte con i cuscini. Questa mi accadde 15 anni fa, quando cominciai la mia carriera di banconista negli alberghi.
Non mi trovavo qui, ma in un altro albergo, un'altra ditta.
Coppia inglese in viaggio di nozze. Camera 201, è una bella camera, fidatevi. Era di notte, ovviamente, loro stavano diversi giorni, se non sbaglio più di una settimana. Due ragazzi giovani e ben messi fisicamente, anche se con qualche chiletto in più (ma a lei stavano benissimo. Anche qui: fidatevi). Rientrarono la sera dopo cena, io ero impegnato con dei clienti, e forse questo gli dette l'impressione che sarebbe stata una cosa lunga, fatto sta che mi interruppe “May we have two more pillows, please”.
“Of course, sir, a couple of minutes and i'll knock your door”
“Thank you soooo much, i really appreciated, it's soooo kind of youuu”
E' impossibile rendere l'accento inglese per iscritto. Chi lo conosce, se lo immagini. Chi non lo conosce, si scarichi la puntata dei Simpson quando vanno a Londra. In lingua originale.
Comunque.
Riprendo a dare spiegazioni a chi avevo davanti, proprio non lo ricordo; magari era un check-in, oppure mi chiedevano dei musei, boh. Sono passati 15 anni, in fondo. Ma non ci misi troppo tempo. Fatto sta che dopo finito, chiudo l'ingresso e vado a prendere i cuscini. Ora, in quell'albergo ci sono meno piani che dove lavoro adesso. Sono 34 camere, di cui solo 2 al terzo, quindi in un paio di minuti si raggiunge qualsiasi camera. I cuscini poi non sono in una stanzetta distante 3 piani, quindi in veramente pochi minuti potevo essere sul posto. Diciamo che, a farla lunga, saranno passati 10 minuti. Ma proprio a tenermi largo. In più tenete conto che avevo 15 anni di meno, quindi farmi appena due piani di corsa a piedi fino alla 201 per me era uno scherzo.
Perciò imbraco i cuscini nelle federe e salgo su di corsa per le scale, arrivo alla camera, faccio per bussare...
….
le nocche della mia mano si fermano a due micron dalla porta.
….
Sono bloccato, congelato, immobilizzato.
Hermione Granger con un Pietrificus non avrebbe potuto ottenere un risultato migliore.
….
Voce femminile.
Geme.
Di piacere.
….
Immergo la faccia (occhiali compresi) nei cuscini, in un facepillow; un facepalm di livello superiore.
Magari mi sbaglio, forse è la 202. Forse la 204 o 207, che sono lì accanto.
No, silenzio assoluto.
Non ci sono dubbi, è proprio la 201. Secondo facepillow.
Ma siete proprio due pirla! Ma quanto pensavate che ci mettessi a portarvi i cuscini? Vi siete strappati i vestiti di dosso appena richiusa dietro di voi la porta della camera, perchè ho impiegato meno tempo a portare i cuscini che un qualsiasi essere umano a spogliarsi (ed eravamo in estate, quindi poca roba da togliere).
Non so proprio cosa fare, comincio a girare in tondo di fronte alla porta della camera, facepillandomi. Di bussare non se ne parla, non mi va di interrompere il momento. Ma che ca**o però! E che vi costava aspettare un po'?
Scendo (in punta di piedi) e torno al bancone. Neanche il tempo di mettermi a sedere che chiamano da un interno. Ed indovinate un po'? Si, la 201. Vogliono i cuscini.
Torno su di corsa. Mi sistemo in una posizione che è impossibile vedere all'interno quando il cliente aprirà la porta, come vedo apparire un braccio gli allungo i cuscini e mi fiondo giù per le scale. Sono più imbarazzato io di loro, garantito.
Poi non ricordo altro, sono passati 15 anni.
Ma i gemiti di piacere, quelli non me li scordo.


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