sabato 1 febbraio 2014

Ci sono persone che, a volte, arrivano nel mio albergo come se fossero Arthur Dent dentro un’astronave Vogon: spaesati e confusi.
L’unica cosa di cui si rendono conto è che sono stati strappati via dal loro mondo natale, ormai distrutto, e portati qui da un’entità aliena.
Credetemi: molto aliena.
Ora, io che sono un portiere di un albergo a Firenze, mi rattristo per loro e per me: perché quando non ho a che fare con clienti certi e sicuri di venire qui per vedere la città ed i monumenti, mi sento un po’ inutile. Voglio dire: che ci sto a fare qui?
Ok, d’accordo. Gli do la chiave della camera. Gli fornisco un sorriso, un buongiorno/buonasera, l’arrivederci e quant’altro. Ma a me piace dargli la piantina della città ed indicargli sopra dove siamo e dove stanno gli agognati musei che bramano di vedere da mesi. Altrimenti mi sento come un frammento di kriptonite senza superman accanto: un banale pezzo di roccia.

Cliente italiano, pressappoco della mia età. Entra con dei bagagli. Ha l’auto fuori (un suv, non una ford perfect) con il resto della famiglia all’interno.
Spaesato e confuso.
Non è qui per gli Uffizi. Glielo si legge in faccia.
Documento, chiave della camera, codice wi-fi… tutto ok.
-Il garage è quello più avanti nella via, giusto?-
-Certamente, basta dire che siete alloggiati da noi-

E poi la frase che mi ha pugnalato al cuore.

-Bene… poso i bagagli in camera e torneremo stasera… andiamo al concerto di Violetta-

E me lo ha detto con lo stesso tono che Dent avrebbe usato per dire che era l’ultimo terrestre rimasto nell’intero universo.


Altro piccolo fatto:

mamma li turchi. Sono 26. Meglio che non 42 (ormai che siamo a parlare di fantascienza, non potevo non infilarci la risposta) ma fanno casino per il triplo. Problema: parlano solo turco.
Urla indicibili. Bimbi che scorrazzano, uno di loro ha pure un fischietto e lo usa come un arbitro quando fischia contro la Viola: sempre e comunque.
Ma, incredibilmente, sorridono (ed un paio di figliole sono pure notevoli. Molto notevoli).
In compenso, senza chiedere se possono o meno, si piazzano dietro al bancone per farsi le foto, come se fossero loro i portieri.
Mi fregano perché mandano in avanscoperta le bimbe notevoli. A quel punto tutti e 26 vengono a farsi fare le foto. Probabilmente sono già su feisbuk punto tr.

Vabbè.

Ps. La Viola ha perso di suo, ed in tv c’è silvio.

Un turno pomeridiano come un altro.
Vorrei domandarmi perchè, ma la risposta la so già.

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