sabato 29 marzo 2014

A volte mi sento come se, più che le cronache del bancone, dovessi scrivere qualcosa del mio livello. Una cosa tipo le cronache di Equestria. Od al massimo del villaggio dei puffi. In effetti un che di Gargamella ce l'ho sempre avuto, soprattutto alle 7 del mattino. Ma tant'è, questo è il mio QI. Occorrerebbero un centinaio di punti in più, per poter incontrare – e battere - il mio acerrimo nemico, il guardiamarina Wesley Crusher.Comunque in questi giorni sono un po' giù. Ma sono storie troppo lunghe. Quindi, alcuni piccoli, sfortunati, eventi:



Sara (moglie): coppia settantenne trevigiana.

Domanda: “Ma la scala, esiste anche a Firenze?”

Un franchising teatrale. Potrebbe essere un'idea.


Maurizio (collega): iraniani.

Scendono alle 3 di notte. E chiedono se c'è un ristorante aperto.

Il Macdonald. Che altro?

Non vogliamo il macdonald! Vogliamo la pasta, la pizza!

Certo, alle 3 di notte sono aperti per te. Sicuro!

La notte dopo tornano giù. Alla stessa ora.

Ed ovviamente, fanno la stessa domanda.

Perchè ora tutti sanno che sono in città. Qualcuno aperto ad aspettarli ci sarà sicuramente.

A Teheran hanno una movida che a Madrid si sognano. Alla faccia degli ayatollah.


Caroline (collega).

La ditta per cui lavoro ha anche un ristorante nei pressi.

Durante la notte, dopo chiusura del locale, i gestori vengono a portarmi una busta per un loro fornitore (una bolla firmata). La mattina il tipo verrà a prenderla.

Ok, lascio la consegna alla Caroline, al cambio turno.

Ora, voi non conoscete la Caroline. Beh... funziona così:

Lei è francese.

Ecco, al VIII arrondissement di Parigi, sede del ministero dell'Interno e della gendarmeria francese, hanno appese, al muro dietro la scrivania del direttore, 3 foto:

il presidente francese in carica (con amante di turno)

il maresciallo De Gaulle

e la Caroline.

Sotto, la dicitura “notre exemple”.

Il tipo arriva la mattina alle 8. Entra, non si presenta (epic fail) ed afferma che ha una busta per lui. E nel frattempo la Caroline è dietro a servire dei clienti.

Ecco, immaginatevi un capitano della Legione (i soldati sono stranieri, ma gli ufficiali francesi) che comanda un drappello di soldati mentre una banda di beduini li carica tra le dune del deserto. E tra le urla dei ribelli algerini ed il sudore che cola lungo la fronte dei soldati, il capitano lì, impassibile, col suo frustino in mano, che ordina, glaciale “Tirez seulement quand vous voyez le blanc de leurs yeux”.

L'espressione è quella.

Il tipo viene prontamente “respinto”. Chiarito l'equivoco, è tornato a prendere il documento la settimana dopo. Prima presentandosi. Ed attendendo il suo turno.


Legio patria nostra.

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