venerdì 21 marzo 2014

Firenze, in fondo, è sempre stata una città triste. Siamo tutti seriosi, come i figli di'Perozzi. O strafatti, come il Danilo. Gli unici che appaiono belli sorridenti sono i candidati alle primarie del piddì.
Ca**o c'avranno da sorridere, forse perchè sono sicuri che chi passa quelle, è automaticamente sindaco. Visto che gli altri candidano gente improbabile.
Vabbè.
Gli altri felici, in questa città, sono i turisti. Vacanzieri inconsapevoli. Beati loro. Talmente felici che del portiere hanno la considerazione pari alla temperatura dello spazio siderale: zero gradi Kelvin.
1. brasiliani. Mezz'ora davanti al bar a syparsi con i familiari rimasti a Rio. Due ore due di conversazione in portoghese.
Conversazione urlata.
Ovviamente.
2. americane.
1 metro e venti.
Salsicciotti al posto delle gambe.
Gambe bene in evidenza, ovviamente.
Entrano nella hall aprendo il portone con la stessa veemenza con cui lo sceriffo Daggett entra nel saloon dove si trova William Munny: a tutta forza.
Una di loro fa ciao con la manina ma senza girare a guardarmi, poi continuano ad urlarsi nel loro inglese biascicato, ridendo sguaiatamente.
Lasciano il portone aperto.
Indovinate un pò chi va a richiuderlo?
3. Italiani. Check-in.
-La vostra camera è al secondo piano.
La signora prende la chiave. Guarda il suo compagno e gli chiede se ha preso tutto. Si avvia all'ascensore, poi si gira verso il portiere.
Sono passati 3 secondi 3.
-Mi scusi, a che piano è la camera?
Colonna sonora: Def Leppard, Love bites.

Nessun commento:

Posta un commento