mercoledì 9 aprile 2014

Alcuni mesi fa venne in albergo una coppietta italiana.

Gentili, carini... tutto ok tranne per un piccolo particolare: lei aveva 17 anni e 9 mesi.

E, chiaramente, non erano parenti.

Quando vengono minorenni in albergo, occorre che A) siano accompagnati dai genitori o B) che abbiano l'autorizzazione dei genitori.

Quella volta lasciai correre. Non dovrei dirlo, feci una cosa irregolare, ma comunque dubito fosse una fuga e/o rapimento. Glielo dissi, e mi assicurarono che comunque non avevano in programma altri viaggi prima dei suoi 18 anni. A tal proposito, adesso lo è. Tanti auguri. Poi erano bolognesi, ed io adoro i bolognesi (un fiorentino che ama Bologna è molto irregolare, lo capisco, è come un israeliano che va pazzo per la Germania, ma può capitare, no?)

Ma un paio di settimane fa, nell'albergo di mia moglie, arriva una coppia giovane. Lui 18enne, lei...15enne.

Ci sarebbe da chiedersi quale madre o parente prossimo lascia che una 15enne vada in vacanza con il fidanzatino, e gli paghi pure il soggiorno. Ma la procedura è semplice: occorre l'autorizzazione dei genitori. La collega di mia moglie, Cecile, intima ai ragazzi di avere questo documento, così la ragazza si attacca al telefono e chiama la madre affinchè invii questa preziosa autorizzazione corredata di fotocopia del documento.

Intendiamoci, è comunque un palliativo. In teoria non dovremmo accettarli, questi ragazzini. Se gli succede qualcosa, noi siamo i responsabili... Ma comunque lei è con un maggiorenne. La madre ne è consapevole e dà il consenso. Tanto basta. I due lasciano i bagagli e vanno a giro per la città.

Alle 15 entra in turno mia moglie. Mentre si danno le consegne, arriva una telefonata.

Hotel xxxxx, buonasera, sono Sara”

Ciao, so' 'a ragazza de prima”

.

Eh?”

Si, so' Federiga. Che mi' madre a mannato er documento?”

Non ci vuole molto alla Sara per capire chi è che sta parlando.

Si, tutto ok signorina, sua madre ha mandato il documento e la dichiarazione”

Allora sto tranquilla? Che posso tornà?”

Certamente, può alloggiare da noi”

Ah, bene. Grazie amo'. Se vedemo dopo” e riattacca.

E la Sara rimane lì, come un'allocca con la cornetta in mano e pensa:

ma amo' lo dici a tua sorella!

I due ragazzini staranno alloggiati per due giorni, praticamente senza uscire di camera. La cameriera dovrà fare le poste fuori nel corridoio, per infilarsi dentro una volta che costoro escono al fine di riordinare e riassettare. A fine soggiorno, alle 12.15, non sono ancora scesi. Mia moglie, che è in turno di mattina, li chiama in camera.

Voce maschile, cavernosa, appena svegliata.-

-Pronto...-

-Buongiorno, qui è il ricevimento. Le volevo ricordare che il check-out è a mezzogiorno, e voi siete ancora in camera.

-Ah... nun lo sapevo... me credevo che er check-in era alle 12 e 'a partenza alle 14-

La Sara è stata seriamente tentata di inviargli in camera il prossimo arrivo, per un paio d'ore di intimità a 4.

Genitori, prima dei 25, i figli, teneteli chiusi nelle loro camerette. A chiave.

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