venerdì 23 maggio 2014

“Sbabbari! Imo a Roma!”

“Wir sind Deutsche soldaten!”

“Klingon tah! Mak'tal avat raktahhh!

Esiste solo una cosa, su questo quadrante stellare (ma pure sul quadrante delta) più rovinosa e distruttiva degli Unni, delle SS e dei Klingon. Messi assieme.

Il gruppo.

I gruppi, soprattutto i giovani adolescenti, e qui non c'è nazionalità che tenga, sono brivido, terrore e raccapriccio di qualsiasi dipendente alberghiero. E lo posso affermare da ex adolescente: non c'è niente che non attragga un 17enne più della combinazione letale boccale-di-qualsiasi-bibita-alcolica con qualsiasi-oggetto-presente-all'interno-della-struttura-alberghiera-che-lo-ospita: lampada abat-jour, specchio del bagno, muro intonso di recente verniciatura. Tutti elementi trovati letteralmente in frantumi (o macchiati di vino nel caso del muro).

In particolare i giovani hanno la devastante tendenza a riunirsi in una camera in numero superiore alla capacità della stessa di contenerne, in barba a qualsiasi legge fisica, dentro la quale urlano, ridono sguaiatamente, sbattono oggetti ovunque e provocano un fracasso che anche gli ultras del Napoli ne sarebbero scandalizzati. Poi si spostano in altra camera, correndo per i corridoi e sbatacchiando forte le porte, poi in altra camera, e così via per tutta la durata della notte. Noi portieri siamo costretti a salire ogni 3 nanosecondi e minacciarli di orribili ritorsioni fino alla 12^ generazione, senza il minimo effetto. Occorrerebbe ricorrere alla legge marziale e la fucilazione di un elemento ogni dieci, modello esercito italiano dopo Caporetto.

I giovani yankee hanno la tendenza a stare fuori fino alle 3 del mattino, orario durante il quale tornano alla spicciolata, uno studente ogni 10-12 minuti (e sono quasi sempre in numero superiore ai 20). Sempre completamente fatti, non ricordano neanche il nome proprio, figuriamoci il numero di camera. Le ragazze in particolare tracannano a più non posso. Non mi so assolutamente spiegare il motivo di tale cercata e voluta decadenza; forse perchè stette sotto rigidissima osservanza negli Usa, si sdanno completamente in Europa, a migliaia di chilometri di distanza dalla vista dei genitori, bevendo più alcool in una serata di un vinaio toscano in tutta la sua carriera.

Chiaramente chiamiamo subito in camera dei capogruppi, ma come sempre questa gente si fa di nebbia e sparisce.

Dove lavoro i gruppi vengono presi solo in periodi di bassa stagione. Il problema, ovviamente, sono i gruppi studenteschi. Ed i danni gi sono immediatamente addebitati. Ad esempio: gruppo francese che rientra nottetempo e nello spintonarsi gioiosamente l'un l'altro, sbattono contro la lampada del bancone facendola cadere ed andare in 27 milioni di minuscoli frammenti: addebito di 50 € di danno (sottratti alla caparra, ovviamente) e l'ardente desiderio del portiere di una nuova invasione della Francia da parte della Wermacht. Oppure: ragazze americane che saltellano sul letto provocandone ovviamente la rottura, nello specifico le gambe inferiori. Mi chiamarono al centralino che “the bad is broken”: saliì su e trovai quel capo di lavoro, con loro che balbettavano che si era rotto così, per conto suo, forse suicidatosi per non dover sopportare studentesse 'mbriache e con il grado di pulizia di un alpino dopo 300 chilometri di scarpinata nella steppa. “Do you have another room?” E sticazzi, no! (che potete liberamentre tradurre in “and this cocks, no way!”) Ormai te ne dormi lì e domani lo paghi! L'occupante dormì (poco) su un letto inclinato di 15 gradi, neanche la pettata dello Stelvio. Ed alla partenza, pagò il danno.

In un altro caso, alle 5 del mattino si presentò una coppia (americana anche questa) che doveva prendere il volo per casa presto. Si lamentarono furiosamente di non aver dormito per il fracasso degli studentelli; non dovreste prendere questi giovani, non dovrebbero viaggiare. Avrei voluto dirgli: ehi, sono i vostri figli, voi li mandate a giro per il mondo. Ovviamente lasciai questi pensieri nella mia testa. Gli porsi un foglio intestato dell'albergo e li esortai a scrivere la pessima esperienza. Poi li feci pagare per le notti precedenti ma non per l'ultima notte. Quella, ovviamente, la addebitai direttamente al gruppo.

Ma poi ebbi anche la mia vendetta. Questo è quel che postai un paio d'anni fa sulla mia bacheca:

Gruppo di giovani americani, 39 persone. Pauraaaaa!!! Invece alle 23.30 scende il capogruppo (del peso di un quintale) con una dozzina di giovani/e studentelli in pigiama ed una bottiglia di whisky in mano, si sistemano nelle sedie davanti al bar e li cazzia di brutto per averli beccati in camera a sbevazzare! Ovviamente mi sono messo nel retro a lavorare ma con l'orecchio ascoltavo: gli ha detto che se la direzione della scuola scopriva quel che facevano lo avrebbero licenziato e lui ha una famiglia a cui pensare. Dopo un po' sono apparse altre bottiglie, e gli studentelli in lacrime a piagnucolare che non ne avevano altre e non lo avrebbero fatto mai più. Sono risaliti solo 10 minuti fa e c'è il silenzio più assoluto. Premio “sergente Hartmann” all'insegnante, polso d'acciaio, durezza senza pietà! Il portiere ringrazia.

(comunque non so se degli studenti italiani si sarebbero comportati così, probabilmente gli avrebbero detto “prof, non rompere” poi sarebbero andati a dirlo ai genitori che avrebbero presentato una lamentela al consiglio d'istituto per l'eccessiva severità dell'insegnante).

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