venerdì 20 febbraio 2015

L'italia è il paese dove si può fare tutto.
 
I camionisti, varcato il Brennero, si danno alla pazza gioia, novelli Vettel alla guida di una Red Bull su un circuito di formula uno.
 
Colui che riempie i forzieri svizzeri è visto come un eroe del popolo.

Oceano” e “Nathan Falco” non sono considerati nomi di strambi personaggi di Rat-Man, ma veri nomi da dare a veri bambini.
 
Presentarsi al lavoro, timbrare, ed andare a fare la spesa è il punto massimo della propria carriera lavorativa.
 
Lamentarsi di ricevere “solo” un vitalizio da 4mila euri al mese è un atto formale a cui si sottopongono tutti. Tutti quelli che lo ricevono, ovviamente, ma con il profondo consenso del resto del paese. Che lo considera “diritto acquisito”.
 
Quindi perchè stupirsi se gli stranieri si adattano e fanno allegramente ciò che nei loro paesi è furiosamente proibito?
 
E caliamo un velo pietoso sui “tifosi” olandesi.



Mezzanotte, due settimane fa. Devo togliere i paletti con catenella dalla strada. Quelli che servono a delimitare il nostro posto auto. Ovviamente, davanti all'albergo, ci parcheggerà subito qualcuno perchè, come dicevo prima, le strisce gialle non sono considerate. C'è un posto auto? Lo so occupa, è chiaro. Le regole vengono usate al posto della carta igenica.
 
E purtroppo i paletti vanno tolti perchè, nottetempo, qualsiasi oggetto lasciato in giro diventa preda del primo strunz che passa.
 
E mentre sto per entrare in hotel con i paletti, odo un gruppo di ragazzi cantare.
 
Normalmente la considero un fatto normale. Diamine, ovunque, nella penisola, un branco di ragazzi che canta a squarciagola in piena notte sbattendosene della presenza di persone intende a dormire, è considerato un fatto normale. Alla fine uno si assuefa alle infrazioni, leggere o pesanti che siano.
 
In quel caso no.

Lo so che è banale fare sempre il solito esempio, ma è così: Hermione, con un Pietrificus, non potrebbe fare un lavoro migliore. Mazinga Z, con il raggio congelante, neanche.
 
Ho visto troppe volte “La battaglia dei giganti” e gli episodi di Girls und Panzer per non riconoscerla.

Qualcuno sta cantando Panzerlied.
 
E come mi volto, decisamente allibito, vedo avanzare lungo la via un 5 ragazzi giovani, dell'età giusta giusta per essere menati senza si debba essere condannati per lesioni su minore, che cantano allegramente l'inno dei carristi tedeschi. Consapevoli che in questo paese il reato di apologia del fascismo è una barzelletta, quando se avessero canticchiato lo stesso pezzo in crucconia, da un qualsiasi angolo sarebbe sputato un pulotto che si avrebbe malmenati, incaprettati e sbattuti in una cella per qualche mese. Cosa che sarebbe successa non solo per aver cantato una canzone del periodo nazi, ma pure per aver disturbato la quiete pubblica.
 
Poi si fermano davanti a me, ed uno di loro, benchè decisamente sul brillo, mi chiede, con un discreto inglese, dove si trova una certa birreria. E mentre mi chiedo come faccia un 18enne tedesco a conoscere questo posto a Firenze, gli do l'indicazione, molto semplice:

Straight”

Cool! Thank you!”
 
E poi ripartono tutti e 5 urlando parole crucche e ridendo sguaiatamente.
 
Varoufakis c'ha ragione: non gli si deve rendere neanche un centesimo.


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