venerdì 19 febbraio 2016


Resisti! Oggi è venerdì!” e sotto, la figura di Snoopy che balla.

Odio il lunedì” E sotto, la faccia di Charlie Brown triste.

Sono toscano, quindi non posso dirlo chiaramente, ma sappiate che, quando leggo 'sta roba su feisbukke, partono una serie di maledizioni che Gesù bambino non piange; si incacchia come una bestia, e si prepara a tornare sulla terra ma stavolta pesantemente armato. Per cercarmi.

Sono un portiere d'albergo, un posto aperto h24, 365 giorni l'anno. La mia settimana lavorativa comincia il venerdì. Sabato e domenica sono normali giorni lavorativi. Il mio fine settimana sono il lunedì ed il giovedì.

Ma questa storia comincia un martedì.

Un martedì arriva lui.




Australiano

Quarantenne dai modi melliflui, sbarbato e curato con mega zaino e l'espressione da “Ma come, non era rigore? A noi lo danno sempre” quando uno con la maglia a strisce cade in area e l'arbitro non fischia; entra in albergo dichiarando che siamo aperti su [sito web] con una camera singola a xx a notte. Dove xx sta per “tariffa incredibilmente e scandalosamente bassa”.

Panico

Terrore

Raccapriccio

Ma che ca**o dice?

Mezz'ora di ricerche, mezz'ora a capire da dove venisse fuori la tariffa che afferma di vedere su internet. Ce la mostra anche. E' vero. Ma com'è possibile? Impazziamo per capire, ci scervelliamo, giriamo tutti i siti web in tre, mentre lui dice “io prenoto da qui”. Ma no, aspetta un attimo, facci controllare come sia possibile. E lui insiste, anche un po' piccato: se siete su internet a questi prezzi, vuol dire che è possibile, come fate a non saperlo voi?

Allora gli chiedo di mostrarmi ancora il sito internet.

Sicuro e fiducioso di sé, come Napoleone che “Dai, andiamo! Una volta a Mosca, i russi s'arrendono e s'è vinto”, allunga la mano e mette il suo telefono a mezzo centimetro dalla mia faccia.

E lì vedo, bene e meglio, la realtà.

Lo so che sono ripetitivo, ma appoggio i gomiti sul bancone e mi metto la mano sulla faccia. Facepalm totale.

L'australiano guardava i prezzi in sterline inglesi. Che al cambio, danno molti più euro.

Ovviamente lo abbiamo mandato a quel paese in 3.

Ci rimane anche un po' male. Voleva cogliere in fallo i dipendenti alberghieri e farla franca. Avere una tariffa agevolata che scova solo e soltanto lui. Fava, ecco cosa sei. Te ed anche io che mi faccio prendere dal panico e non ragiono davanti all'imprevisto.

Ovviamente, prende la camera al prezzo che gli avevo fatto io al bancone all'inizio, quando era entrato in albergo a chiedere informazioni. Prezzo comunque leggermente più basso di quello che vedeva (tradotto in euro, ovviamente) perchè privo di commissioni a [sito web].

Paga e sale. Nel pomeriggio scende. E lì comincia il calvario.

Vuole andare a Siena e San Gimignano. Ora, per Siena non ci sono troppi problemi. Un'ora di bus e ci arrivi. Costo contenuto e visiti la città del Palio. San Gimignano, aimè, è un altro discorso. Ci si arriva con il bus ma si deve cambiare nella ridente cittadina di Poggibonsi. Che a molti turisti, per qualche misteriosa ed oscura ragione che, devo ammettere, non ho mai approfondito, non ha mai offerto grandi attrattive.

Se te la vuoi vedere (San Gimignano, intendo) ti tocca sorbirti un'ora e mezzo di viaggio all'andata ed altrettanti al ritorno. Non è che sia il massimo, ma tant'è.

Per fare in fretta, ci sono due modi:

a)il tour organizzato. Costa un po' e non sei solo, ma in un gruppo anche numeroso di turisti in un bus bello grosso, ma almeno questo bus è completamente dedicato alla visita delle due cittadine, con tanto di guida che parla la tua lingua. Ha pure la sosta in una fattoria nel mezzo del Chianti con tanto di degustazione. Ok, d'accordo, è vinaccio che io trovo per pochi centesimi al supermercato, ma è compreso nel prezzo del tour. Parti la mattina alle 8 e torni la sera per l'ora di cena. Sei qui a decine di migliaia di chilometri dal tuo paese, quando ti ricapita? Paga 'sti euri e fatti il biglietto, domattina fai colazione e via, a vedere luoghi meravigliosi (sono un fiorentino poco campanilista, per me Siena rimane un capolavoro. Vi voglio un monte di bene, ragazzi, anche con la vostra fissazione per i cavalli. E spero sia solo per vederli correre...).

b)moto a noleggio. Noleggiati uno scooterone e domani mattina parti all'avventura. La difficoltà maggiore è uscire dalla città (e soprattutto rientrarci), ma se ti dà tanto fastidio l'idea del viaggio organizzato e l'essere intruppato con altri turisti inglese-parlanti, spendendo un po' di più ti prendi un grosso scooter e vai per conto tuo. Oppure una Smart, fai un po' come ti pare, ma le opportunità ce l'hai. Queste sono le due scelte per vedere le due cittadine del Chianti. Oppure, se vuoi spendere di meno, scegli il bus normale e vai a vederne solo una, di queste cittadine, ma mettendoci un sacco di tempo. Ma in fondo, anche viaggiare su un normale bus di linea, mischiato con gli indigeni, ha il suo fascino.

Ma l'australiano non è un tipo che sceglie. Lui, purtroppo per me, era il tipo iper indeciso. E gli iper indecisi sono terribili. Sono quelli che non sanno cosa fare; vuoi perchè hanno paura di sbagliare a prendere una decisione in luogo di un'altra, vuoi perchè afflitti da una certa tirchieria, vuoi perchè il loro cervello gli dice così, decidono di.... non decidere.

4 ore. Non sto scherzando. L'australiano se ne resta 4 ore sul divano davanti alla hall a pensare cosa fare. Non vuole andare in un tour perchè costa ed è intruppato. Non vuole noleggiare un mezzo perchè costa ed ha paura a guidare in Italia (qui una certa ragione gliela dò), non vuole passare 3 ore in bus, e pure cambiarlo in luoghi sconosciuti, per arrivare e tornare da una cittadina.... alla fine decide di non decidere, appunto. Non fa niente. Dopo 4 ore a pensarci, mi smolla sul bancone i depliant dei tour ed esce. E non lo vidi tornare in albergo perchè il mio turno, di lì a poco, ebbe termine.

Dopo quel martedì pomeridiano, avevo due giorni liberi, mercoledì e giovedì, è quello il mio fine settimana (ad essere proprio formali, sarei libero lunedì e giovedì, cioè ho i liberi “spezzati”. Una mia scelta, tengo a precisarlo, ma quel mercoledì lo presi di ferie), così rientrai al lavoro il venerdì, appunto, per un altro turno pomeridiano; il classico 15-23 quando, verso le 18, torna lui.

Era restato tre notti, mar-mer-gio, ed il venerdì mattina, dopo aver sbrigato le formalità del check-out, aveva lasciato il bagaglio nel nostro stanzino-deposito. E se ne era andato in giro per la città. E' tranquillo, sorridente, sereno.... stai a vedere che alla fine una decisione l'ha presa, ed a vedere Siena e/o San Gimignano c'è stato. E mi viene la malaugurata idea di chiederglielo.

Non c'era stato.

3 giorni qui a Firenze, a spasso per la città. Ok, va bene, Firenze offre tantissimo da vedere. Sarai stato agli Uffizi, all'Accademia...

Non era stato neanche lì. Troppa coda e troppo caro per una prenotazione che gli permettesse di aggirare la suddetta coda.

Io lì, a bocca aperta mentre mi diceva queste cose. Non riuscivo a non pensare: ma che ci sei venuto a fare? Ok, hai contribuito ai nostri stipendi con un soggiorno di 3 notti, fantastico, magnifico... e non sei neanche andato a vedere i musei? Facevi prima a startene a Sydney e farci un bonifico.

E poi si rimette a sedere sul divano della hall per decidere, ancora una volta, che fare della sua vita. Ha ancora una decina di giorni della sua vacanza in Italia, prima di rientrare in Uk e dà lì ripartire per la terra dei canguri. Di questi 10 giorni, 5 sono completamente dedicati a Venezia (lì era proprio sicuro di sé, aveva già il biglietto del treno), ma che fare nei restanti giorni?

-Potrei andare a Siena....- Ok, va bene Siena. Ti trovi un albergo lì, una singoletta come quella che hai occupato da noi per 3 giorni, e giri Siena. Pazienza per San Gimignano, ma Siena vale la pena. Poi se ne viene fuori che deve vedere anche Pisa. Ma come, non sei stato a Pisa? I pisani hanno costruito la Torre più stupefacente di questo quadrante stellare, e tu te la perdi?

Ma lui, a quel punto, si fa riprendere dal dilemma. Che fare? Partire? E se si, per dove? Pisa? Siena? E quanti giorni?

Era un venerdì di un fine settimana di medio-bassa stagione. La bassa stagione funziona così: albergo mezzo vuoto durante la settimana. Poi, il giovedì, gli italiani si svegliano e pensano di farsi un fine settimana culturale prenotando nelle città d'arte. E comincia una tempesta di prenotazioni e telefonate che sembra alla Farnesina quando c'è un terremoto in un paese che deve ospitare i mondiali. E se il tempo è bello come lo è stato per quasi tutto Novembre, siamo pieni già il venerdì.

Così quando alle 21, dopo 3 ore che era rientrato, si alza dal divano e mi chiede di riavere la camera per un'altra notte, io, perfidamente, gli dico che mi spiace, ma siamo al completo.

E mi fa una faccia sorpresa e allibita. Ancora di più, se possibile, di quando, 3 giorni prima, avevo sgamato il suo errore di guardare la nostra tariffa in sterline, in luogo dell'euro.

Così gli spiego che i venerdì, in questo periodo, sono così. Forse pensava avessimo posto perchè in effetti, quando entravano persone a chiedermi disponibilità e prezzi per la notte, davo risposte affermative. Molti pagavano, prendevano una chiave e salivano. A vedere queste scene, ingenuamente l'australiano si era convinto che avessimo disponibilità infinita. Invece, con la giusta soddisfazione che ha un impiegato alberghiero che svolge bene il suo lavoro, avevo riempito tutto. Completo. Ad un certo punto anche svendendo un po', perchè se ti vuoi riempire e sono già le 19 passate, devi dare un'abbassata alla tariffe, ma alla fine, in un delirio di prenotazioni on line, passanti e telefonate, avevo esaurito tutto.

Rimane lì, come un allocco. Ma che, davvero? Lo invito ad andare sul nostro sito, od anche quello di [sito web] a verificare. Una camera qualsiasi per quella notte. Risultato: zero. Gli mostro il tableau delle camere sul pc, dove mostra tutte le camere con un bel rosso acceso, e nessuna in verde. Non è bellissimo, splendido, magnifico? No, per niente, mi fa lui, che comincia a risentirsi. Mi spiace ragazzo. Cioè, mi spiace per te ma sono contento per me che ho fatto bene il mio lavoro. Insomma, anche io sono un po' combattuto sui miei sentimenti, e quasi sono in colpa, anche se è stato lui bischero ad aspettare senza decidere. Così mi metto a fare una ricerca su internet. E gli trovo un 3 stelle nelle vicinanze con una singola aperta. Ad un prezzo interessante.

Lo vedo rifiorire un po' nell'espressione. Lo avverto: non è un granchè d'albergo. Semplice, più di noi, ma il posto ce l'ha. Non prenotare on line. E' qui vicino. Puoi farci un salto a piedi, gli chiedi di vedere la camera e la conferma del prezzo. Se il portiere di questo posto è uno coscienzioso nel suo lavoro, ti mostra la camera e ti fa un prezzo più basso di quello di internet, esattamente come ho fatto io martedì.

Stavolta è convinto. Forse è la paura di trovarsi a spasso per la città in piena notte, fatto sta che mi ringrazia sentitamente, prende la sua valigia ed esce. Non l'ho più rivisto. Spero sinceramente si sia trovato bene. Che abbia trovato modo di vedere altre bellezze artistiche toscane. Che sia sia goduto Venezia. Che sia tornato a Londra prima e nella terra dei canguri poi. Ma soprattutto, che abbia ritrovato modo di mettersi sulla poltroncina dello psicanalista e riferirgli dei suoi problemi decisionali. Perchè uno che passa ore su un divano di una hall alberghiera a rileggere 400 volte un depliant senza prendere una decisione, è uno che ha sicuramente quella poltroncina già prenotata. Una volta a settimana. E comunque, anche senza spendere i soldi necessari allo psicanalista, te lo potevo dire pure io, qui dal bancone: Oh ciccio, datti una mossa.

E di 'orsa.

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