venerdì 15 luglio 2016

Telefono.

Il telefono, in albergo, viene usato per svariati tipi di comunicazione:

-quelli che chiedono le informazioni su disponibilità camere e prezzi (ed in quel caso si fa il proprio dovere e si forniscono attentamente, perchè lo scopo è finalizzare la vendita);

-quelli che chiedono di parlare con il direttore per nuove, strabilianti promozioni commerciali ("Il direttore è impegnato a mostrare delle camere a degli agenti di viaggio, ma lei ci mandi una mail al nostro indirizzo, il nostro direttore la leggerà sicuramente e con interesse, arrivederci" quindi, premere il tasto di chiusura chiamata prima che l'altro/a replichi);
 
-quelli che sono gli agenti di [sito web]. E nel qual caso, arrivano i dolori. O le risate.
 
 

Telefono, appunto. Conversazione in inglese, ma ve la scrivo in italiano.

Cioè, specifichiamo: in inglese da parte mia, in qualcosa che gli somiglia da parte.... di chi stava dall'altra parte-
 
Suona, e rispondo, esordendo con la solita, classica, rituale frase:
 
-Hotel ****** bunasera, come posso aiutarla?-
 
Ma non giunge nessuna risposta
 
-Pronto?-
 
Sento voci di sottofondo, e non mi pare italiano. Poi guardo su display del centalino, ed ho la conferma.
 
Oriente.
 
Sospiro. Mi sembra di essere a Place de la Concorde, e salire sulla pedana. Poi, finalmente, mi parlano:
 
-Pronto?- (stavolta in inglese: hello)
 
Voce femminile. Carina. Mi immagino una bella cinesina, con vestitino a tailleur, capelli ben pettinati e raccolti, con tanto di auricolari e microfono, seduta ad una scrivania dotata di monitor, ed a fianco, sia destra che sinistra, un'interminabile fila di altre tipe, tutte con occhi a mandorla, tutte vestite e pettinate uguale; e tutte con auricolari e microfono.
Il paradiso islamico con le 72 vergini, versione maschi cinesi: le donne a lavorare, lui a passeggiare in ufficio, mani dietro la schiena, ad osservare e "dirigere".
 
Ripeto, voce squillante e ben chiara:
 
-Hello, questo è l'hotel ******, come posso aiutarla?-
 
Nessuna risposta. Spero che tuo marito segua pidessiquamente il proverbio cinese sul picchiare le moglie quando si torna a casa. Voi due non sapete il motivo, ma io si.
 
-Hello?- ripeto.
 
-Hello, ho bisogno di confelmale plenotazione-
 
-Ma certamente, signorina. Posso gentilmente sapere il nome dei clienti ed il giorno del check-in?-
 
....
 
Nessuna risposta per qualche secondo, mi sembra di essere tornato all'adolescenza ed ai due di picche. Poi lei torna alla carica:
 
-Hello?-
 
-Hello, ho bisogno di sapere il nome dei cli......-
 
-Io bisogno confelmale plenotazione- Sembra che stia leggendo. O che abbia il cervello ancora in stand-by.
 
Stavolta è il mio turno di stare zitto. Poi riparto con la solita domanda, vediamo se capisce:
 
-Posso sapere il nome dei clienti ed il giorno d'arrivo, per favore-
 
Ancora silenzio. Poi sento parlare in cinese. Ed un'altra voce, stavolta maschile:
 
-Hello?-
 
Ok, la ragazza ha capito di non essere all'altezza, ed ha deciso di passare la mano, presumibilmente per tornare alla catena di montaggio delle cover di ihpone con le orecchie da coniglio, l'unico lavoro in cui ha una qualche possibilità di successo. Ok, ripartiamo. Ridico nuovamente le generalità dell'albergo, ma prima che finisca:
 
-Devo confelmale plenotazione. Numero plenotazione è 85645654-
 
Odio quando mi sparano i numeri di prenotazione. Non sono un matematico, non ho una mente mezza matta (forse un pò si) e non creo macchine in grado di decifrare i codici nazisti. Ogni prenotazione ha un suo numero, ed ogni agenzia ha un suo metodo di numerazione. E' impossibile risalire ad una prenotazione così. Perchè voi operatori, ad ogni chiamata, partite in quarta con i maledetti numeri? Pure mia cugina, quella laureata in matematica, avrebbe serie difficoltà.
 
-Signore, avrei bisogno di sapere il nome del cliente ed il giorno d'arrivo-
 
E lui, imperterrito come un giocattolo a molla che batte contro il muro: -numelo plenotazione è 85645654-
 
....
 
Non ce la farete mai. Per quanto ci proviate, non conquisterete mai il mondo.
 
-Mi spiace signore, ma non posso trovare una prenotazione con un numero. Ho bisogno di sapere la data di arriv...- Ma non riesco a finire. Il tipo si è messo a parlare in cinese con qualcun altro, perchè mi arrivano voci cinesi maschili e femminili. Sento pure ridacchiare. Il che mi fa salire la bestia. Non sapete neanche dire due parole d'inglese messe in croce, e ridacchiate di me? Argh! Massacro! Distruzione! Torture medioevali! Terrore, miseria e morte! Carri armati a Tienamen e celerini all'Osmannoro!
 
Scarico, a tremila all'ora e con il peggior accento irish-texan-australian di cui sono capace, il solito discorsetto sul nome dell'albergo e che mi deve dire giorno d'arrivo e nome del cliente.
 
E, miracolo, questa terza persona sembra capire. Mi dice il giorno ed il nome, e risalgo alla prenotazione. Tutto confermato, posso dire nel miglior inglese di cui sono capace, attendiamo solo il cliente.
 
-Glazie della confelma. Posso sapele suo nome?-
 
-Ma certo. Io sono Marcello-
 
-Come ha detto?-
 
-Il mio nome è Marcello-
 
-Mi può fare lo spelling, per favore?-
 
-Ma certo. Em, ei, ar, ci...-
 
-Non capisco-
 
-EM! EI! AR! CI! I! DOUBLE EL! OU!-
 
Silenzio. Poi se ne esce con:
 
-Mi spiace, non riesco a capire-
 
-EM, EI, AR, CI, I DOUBLE EL, OU. Marcello. Come Mastroianni, l'attore- Gli piacerà il cinema italiano, o sarà solo un appassionato di Jackie Chan?
 
-Non capisco- decisamente, a lui piace solo Chan.
 
-Le facco lo spelling con i codici Nato (con gli indiani funziona. E sto parlando degli indiani): Mike, Alpha, Romeo, Charlie, Echo, Lima, Lima, Oscar-
 
-Il suo nome è Charlie?-
 
-Si! Si, per l'amore di Dio, il mio nome è Charlie! va benissimo. Quel che le pare. Abbiamo finito?-
 
-La ringrazio della sua collaborazione, Charlie, le auguro buona giornata- E riattacca.

ps. se mi cerca Forrest Gump, ditegli che non ci sono.

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